Campi di sterminio «polacchi»: Obama si scusa

Alla cerimonia per la consegna delle Medal of Freedom alla Casa Bianca

Campi di sterminio «polacchi»: Obama si scusa

Alla cerimonia per le Medaglie della Libertà cita Auschwitz invece di Buchenwald. Portavoce: «Si è espresso male»

Gaffe di Obama: «Campi di sterminio polacchi» MILANO - Una «gaffe» del presidente Usa, Barack Obama, rischia di causare uno scontro diplomatico con la Polonia. Il presidente americano, consegnando una medaglia al valore civile postuma a Jan Karski, ex ufficiale polacco che testimoniò le atrocità dei nazisti contro gli ebrei, ha infatti usato l'espressione «campo di concentramento polacco» per riferirsi a una struttura in cui i nazisti sterminavano gli ebrei.
LA GAFFE - In occasione delle cerimonie per il Memorial Day e la consegna delle «Medaglie della Libertà», il senatore nero voleva ricordare un episodio bellico che riguardava uno zio entrato nel campo di Buchenwald per liberarlo con l'esercito Usa ed ha invece citato Auschwitz, che fu liberato dai sovietici. Obama aveva affermato che uno zio materno era stato tra i primi soldati americani a entrare nel campo di Auschwitz alla fine della Seconda guerra mondiale.
SCUSE ALLA POLONIA - Il governo polacco è molto attento al modo in cui i media di tutto il mondo parlano dei campi della morte controllati dai tedeschi nella Polonia occupata perchè vuole evitare a tutti i costi che si possa dare l'impressione di una responsabilità polacca in quei massacri. «Ce ne scusiamo, il presidente si è espresso male», ha affermato Tommy Vietor, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale di Obama. «Il presidente si voleva riferire ai campi di concentramento nazisti in Polonia», ha aggiunto. Ma la gaffe, per un candidato presidente alla nomination per la Casa Bianca, viene reputata «molto grave».
LE MEDAGLIE - Il presidente degli Stati Uniti ha premiato martedì, con la medaglia presidenziale della libertà, la massima onorificenza civile, conferita a coloro che hanno dato «un contributo meritorio speciale per la sicurezza o per gli interessi nazionali degli Stati Uniti, per la pace nel mondo, per la cultura o per altra significativa iniziativa pubblica o privata». Obama ha spiegato che si tratta di persone «straordinarie, con una formazione e uno stile di vita differenti, ma ognuna ha fornito un contributo duraturo alla vita della nostra nazione. Ci hanno sfidati, ci hanno ispirati, hanno fatto del mondo un posto migliore».
Redazione online30 maggio 2012 | 19:07© RIPRODUZIONE RISERVATA

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